“Arts, Rights and Papers”: al Concilio d’Europa su arte e migranti

Una meravigliosa esperienza tutta dedicata all’arte come strumento privilegiato per l’advocacy dei diritti delle persone migranti.

Arte, Attivismo e Diritti Umani: Un Approccio Multidisciplinare per l’Inclusione

Il Training “Arts, Rights & Papers: using arts for boosting the human rights of undocumented youth” si è tenuto presso l’EYCB – European Youth Centre Budapest – tra il 22 e il 26 maggio e tra il 25 e il 27 ottobre 2023.

In queste date ci siamo incontrati a Budapest con esperti di comunicazione, artisti e attivisti provenienti da Georgia, Ucraina, Lituania, Armenia, Azerbaijan, Olanda e Italia.

Il gruppo al lavoro, sperimentando il Teatro dell’Immagine

Il nostro obiettivo

L’obiettivo di questa doppia sessione di studio era aumentare la qualità delle metodologie non formali e delle pratiche dei diritti umani, fornendo ad attivisti, artisti ed esperti di comunicazione, operanti nel terzo settore, strumenti partecipativi e di diffusione per la promozione dei diritti umani di gruppi discriminati, in particolare dei giovani migranti senza documenti, un target generalmente poco considerato.

Abbiamo approfondito metodologie innovative quali strumenti artistici partecipativi, strategie di comunicazione per promuovere narrazioni emancipatorie, l’adozione di un approccio intersezionale e basato sui diritti umani e la creazione di reti di comunicazione, allo scopo di introdurre cambiamenti sistemici a livello locale e regionale che possano offrire opportunità ai gruppi emarginati di partecipare attivamente alla società.

Narrazione: l’arte del raccontare per raccontarsi

Duepunti ha portato a Budapest la propria esperienza nella narrazione come strumento per promuovere l’incontro tra culture diverse, in particolar modo quella sorda e quella udente, nell’accezione che rimanda al dialogare, al narrare e narrarsi come storie.

Il libro di racconti breve scritto da autori sordi e udenti in seno al progetto Cantastorie di Duepunti finanziato dalla Fondazione CR di Firenze

La dimensione del racconto breve è una metodologia su cui Duepunti lavora da tempo come percorso privilegiato in grado di favorire processi creativi condivisi costruiti su un terreno comune, di incontro e scambio, che il mezzo dolce e misurato della narrazione rende sicuro e libero.

Una dimensione di sicurezza e libertà necessaria soprattutto quando si affronta la mediazione tra una cultura minoritaria e una cultura maggioritaria.

Sistematicamente ai margini

Questa esperienza è stata arricchita in maniera significativa dalle study sessions curate da HERYN, Amsterdam City Rights, Caat Projects e dallo Youth Department of the Directorate of Democratic Citizenship and Participation of the Council of Europe e ci ha portato a costruire una vera e propria mostra d’arte per l’advocacy in Budapest.

Il pannello narrante di Duepunti e The Fifth Corner alla mostra in Budapest

In collaborazione con The Fifth Corner, associazione lituana che si occupa di disabilità, noi di Duepunti abbiamo allestito un pannello narrante: 5 storie di giovani migranti senza documenti, il loro dolore, il loro inferno raccontati dalle nostre voci, grazie a una foto dotata di QR Code associato a un file audio.

Il pannello narrante di Duepunti e The Fifth Corner alla mostra in Budapest appena allestito

I nostri racconti si possono ascoltare qui: Systematically on the Sidelines (Sistematicamente ai margini)

Partecipazione è empatia

I processi creativi promossi attraverso la scrittura e le arti visive aiutano a creare efficaci campagne di sensibilizzazione dove l’empatia è il cuore pulsante, lo strumento che ci aiuta a comprendere l’altro in profondità, a mettersi nei suoi panni e a sentire un genuino desiderio di impegno per la causa così percepita DAVVERO come comune.

✍️ Erika Petrocchi

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